I saluti di Viola, Daldoss e Maule. Da domani le conversazioni anche su il sole24ore.com.
Si è aperta questa mattina la quarta edizione del Festival delle Professioni, in programma fino a sabato 17 ottobre a Trento.
L’inaugurazione ufficiale della kermesse si è svolta in piazza Duomo, all’interno del tendone allestito per l’intera durata dell’evento e di fronte a un folto gruppo di autorità, cittadini e studenti: quelli, in particolare delle classi quarte e quinte dell’Istituto Tecnico Tecnologico Andrea Pozzo di Trento. Alessia Buratti, presidente dell’Associazione Giovani Professionisti che del Festival è promotrice, ha voluto introdurre l’iniziativa con un appello ai giovani, perché sappiano essere “distruttivi in maniera creativa”: “In occasione di questa quarta edizione dell’appuntamento – ha detto – abbiamo tra le altre cose un obiettivo: analizzare il modello classico del libero professionista e metterlo in discussione, scomporlo e ricomporlo, alla luce delle tendenze future: crediamo che rinnovarsi dall’interno sia uno stimolo per continuare a crescere avendo una prospettiva positiva per l’avvenire”.
In rappresentanza del Consiglio della Provincia autonoma di Trento è intervenuto per un saluto e per l’augurio di un buon lavoro il vicepresidente Walter Viola: “Sono diversi i motivi per cui riteniamo che questo evento sia particolarmente interessante: perché è fatto dai giovani, perché coinvolge e pone in dialogo più professioni (e non è semplice soprattutto nel nostro Paese), infine perché si fonda su una chiara presa di responsabilità civile a proposito dell’importanza di dare un contributo alla comune convivenza. Accolgo con piacere le vostre istanze, che trasmetterò volentieri ai colleghi del consiglio provinciale. Ringrazio – ha concluso – gli organizzatori che si sono spesi per la migliore riuscita di questa manifestazione, e condivido l’auspicio che il Festival abbia successo”. Al Festival ha voluto portare il saluto della Giunta provinciale anche Carlo Daldoss, assessore all’urbanistica della Pat: “Quello che conta in questi incontri – ha dichiarato – è la capacità di mettersi in discussione: queste professioni hanno bisogno di porsi in relazione e di contaminarsi tra loro per reinventarsi. In un mondo che è sempre più complesso, il cittadino chiede sempre meno risposte settoriali e sempre più soluzioni globali ai propri problemi: insomma, ha bisogno di professionisti flessibili, capaci di diversificare e diversificarsi. Dico ai giovani qui seduti: guardate con fiducia al futuro. Se è ben interpretato vi offrirà certamente grandi opportunità: l’importante è essere disposti a coglierle”.
Chiara Maule, assessora del Comune di Trento alla partecipazione, innovazione, semplificazione e formazione, portando anche i saluti del Sindaco Alessandro Andreatta, ha voluto evidenziare il ruolo del professionista quale termine di congiunzione tra ente pubblico e cittadinanza: “E’ questo – ha detto – il senso della partecipazione sul quale anche il Comune di Trento sta investendo”.
In coda all’evento inaugurale anche un omaggio ad un anniversario drammaticamente caro alla comunità trentina: la tragedia di Stava, della quale ricorre quest’anno il trentennale. Ricordata dalla mostra fotografica allestita all’interno del tendone del Festival, ripresa – nell’ambito del programma, dall’incontro di sabato “Responsabilità e costi del rischio idrogeologico”, è stata questa mattina il pretesto per l’intervento del tesoriere dell’ordine provinciale dei Geologi Franco Andreis. Al suo fianco la presidente Buratti ha consegnato ai tre insegnanti dell’istituto A. Pozzo altrettante copie della pubblicazione prodotta per contenere gli atti del convegno a carattere nazionale organizzato nei mesi scorsi.
Il Festival si è poi spostato a Palazzo Geremia per la prima delle conversazioni in programma. Da domani tutti gli incontri ospitati dalla Fondazione Caritro saranno trasmessi sul maxischermo di Piazza Duomo e in streaming, su ilsole24ore.com. Si segnala inoltre che in luogo dell’incontro di venerdì alle 14.00 “Casse di previdenza: il metodo contributivo”, si svolgerà il dialogo con Leopoldo Innocenti, autore del libro “Auf Wiedersehen Italia In fuga verso il futuro”.
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