È un “unicum” in tutta Italia: stiamo parlando del Tavolo “Giovani e professioni”, istituto come terzo Piano giovani d’ambito (dopo quelli dedicati alle categorie economiche e alle associazioni universitarie). A tenere a battesimo questa nuova realtà, ieri sera nel Palazzo della Provincia, il presidente Lorenzo Dellai. Il Tavolo è costituito dai rappresentati giovanili dei vari ordini e collegi professionali, in tutto una quindicina, dai notai ai medici, dagli assistenti sociali agli psicologi e così via.

Si tratta della prima esperienza territoriale in cui si tenta di creare un collegamento permanente fra gli ambiti professionali e la sfera politica, conformemente alle previsioni della legge provinciale 5 del 2007.

La ragione è semplice: al momento uno degli imperativi, in Italia, per quanto riguarda il settore delle politiche giovanili, è proprio quello di consentire l’arrivo ai decisori politici di stimoli, proposte, contributi creativi da parte di persone giovani sì, ma già “autorevoli” per il percorso formativo compiuto e per i ruoli professionali che ricoprono. In buona sostanza, si tratta anche qui di colmare il divario fra cittadini e politica, favorendo il confronto e la partecipazione, ed migliorando così la stessa qualità della democrazia. L’attesa è che dal confronto in seno al Tavolo (come agli altri già costituiti dalla Provincia) scaturiscano idee, proposte, progetti che possano venire poi portati avanti anche assieme all’amministrazione provinciale con gli strumenti previsti dai Piani giovani.

Al tempo stesso il Tavolo può costituire un utile osservatorio sulle politiche giovanili provinciali, con riferimento in particolare alle problematiche degli ordini e dei collegi professionali.

“Questo Tavolo – ha detto Dellai – è un tassello di un mosaico più vasto che la Provincia sta costruendo, assieme ai soggetti interessati, nella convinzione che quel quadro disegnato a volte frettolosamente, che vede i giovani come soggetti amorfi, disinteressarti, privi di fantasia, non sia reale. Al contrario, io incontro sempre più spesso giovani intyeressati, motivati, anche esigenti nelle loro proposte e tutt’altro che superficiali. Con queste iniziative – ricordo che è il terzo Tavolo che istituiamo nell’ambito dei piani giovani d’ambito – abbiamo optato per la concretezza della proposta e per la qualità. L’obiettivo della legge per le politiche giovanili, nel suo insieme, è proprio questo: non iniziative di facciata ma progetti concreti, che diano a giovani prospettive di futuro. Questo vale anche per le borse di studio e per il prestiti d’onore, che intervengono in quella fase delicata rappresnetata dall’inserimento nel mondo del lavoro. Crediamo molto nel coinvolgimento degli ordini e dei collegi professionali: sono degli interlocutori e al tempo stesso degli alleati preziosi, con cui costruire nuovi percorsi che vadano nella direzione di valorizzare sempre di più la grande risorsa rappresentata dai giovani per il nostro Trentino.”

 

Secondo lo statuto il Tavolo ha il compito di:

– elaborare strategie volte a fornire risposte, a tutto campo, alla domanda di orientamento sociale e professionale espressa dalle giovani generazioni;

– garantire loro spazi “politici” nuovi dove impegnarsi in maniera attiva per promuovere un progetto di società che sappia rispondere alle sfide del presente e del futuro con chiavi di lettura moderne e innovative;

– offrire alla richiesta espressa dalla classe degli “young professionals” di contribuire all’elaborazione di una strategia integrata di interventi di sostegno e di innovazione delle professioni, capace di produrre un effettivo miglioramento socio-economico e culturale;

– individuare le carenze esistenti sul territorio e trovare soluzioni attraverso proposte diversificate.

È stato eletto presidente del Tavolo Alessandro Franceschini, la vicepresidente è Laura Valzolgher, il referente tecnico è Debora Cont.